Roncaglia di sotto. Nel vecchio tracciato sterrato che porta a Civo e Serone, in mezzo a prati e bosco, con ampia vista sulle Prealpi Orobie, c'è la Cappelletta del Primule o del Quadrivio. Posta a protezione del luogo, il tempo e l'assenza di manutenzione hanno portato la struttura religiosa a uno stato di deperimento e abbandono.

Un gruppo di amici ha deciso di restaurare la Cappelletta del Quadrivio. Grazie a una serie di iniziative culturali, al momento sospese per la situazione COVID, si vuole cercare di recuperare i fondi per quest'opera di conservazione, edile della struttura, artistica degli affreschi. Questo il VOLANTINO di promozione dell'iniziativa.

E' possibile partecipare al restauro della cappelletta con una donazione presso il seguente conto bancario:
èValtellina
IBAN IT83S0623052230000015270619
banca Credit Agricole

UN SENTITO GRAZIE A TUTTI COLORO CHE CI SOSTERRANNO!!

 

FONDAZIONE PRO VALTELLINA SOSTIENE L'INIZIATIVA - Ringraziamo la Fondazione Pro Valtellina la quale ci ha confermato il suo sostegno all'iniziativa di recupero della cappelletta. Questa preziosa partecipazione ci permetterà sicuramente di riuscire nel progetto.

 

Lunedì 23 Agosto si è tenuta, alla presenza di un centinaio di persone, la cerimonia ufficiale di presentazione dei lavori di conservazione e restauro della Cappelletta del Quadrivio.

Lunedì 23 Agosto si terrà la presentazione dei lavori di restauro e conservazione della cappelletta. Nel programma ci sarà anche una mostra con le fotografie dei lavori e un momento musicale. Inizio alle ore 18 presso la cappelletta. Si richiede di arrivare sul posto solo a piedi o in bicicletta. Ecco la LOCANDINA dell'evento.

Venerdì evento conclusivo del progetto scolastico presso il Polifunzionale di Dazio. Tutti i ragazzi delle classi 3^ e 5^ primaria di Serone con le insegnanti e la dirigente dell'Istituto Comprensivo di Talamona, i sindaci dei comuni di Civo e Dazio, i responsabili della Fondazione Pro Valtellina, hanno partecipato a questo momento finale dove, tra le varie, è stato proiettato il video realizzato con le immagini e i filmati fatti durante le uscite alla Cappelletta del Quadrivio. Sabato c'è stata affluenza di visitatori, per la maggiore i ragazzi hanno portato i propri genitori a vedere i disegni in esposizione nella mostra allestita all'ingresso del Polifunzionale. Mostra che verrà riproposta a Morbegno nel prossimo fine settimana nell'evento Arte nel Chiostro.

Nella sezione FOTOGRAFIE è possibile trovare alcune immagini delle uscite con i ragazzi della primaria di Serone alla Cappelletta. VENERDI' 4 GIUGNO conclusione ufficiale presso il Polifunzionale di Dazio. SABATO 5 GIUGNO apertura al pubblico della mostra dei disegni dei ragazzi realizzati nelle uscite alla Cappelletta. Sarà possibile vedere anche il video realizzato, testimonial dell'attività svolta.

Oggi lunedì 17 Maggio abbiamo fatto la prima uscita alla Cappelletta con la classe 5^ di Serone. Ad accompagnare i ragazzi le loro insegnanti, Patrizia Rovedatti, l'architetto Roberto Paruscio, Lorenzo Del Barba e Luca Villa come E'Valtellina. Ad aspettarci alla Cappelletta la restauratrice Paola Mondin. Sul tragitto abbiamo potuto visionare altre due cappellette in stato di abbandono e seriamente danneggiate e si è potuto fare un confronto con la Cappelletta del Quadrivio, a restauro avanzato. Paola Mondin ha mostrato ai ragazzi come viene fatta l'operazione di recupero della struttura. Roberto, Lorenzo e Luca hanno parlato ai ragazzi di vari temi, dalla storia all'ambiente.

Il “Progetto Esperti: ciò che è stato è parte di noi: la Cappelletta del Quadrivio” organizzato in collaborazione con la scuola primaria di Serone prevede diversi momenti di incontro con i ragazzi delle classi 3^ e 5^. Ecco in sintesi. Primo appuntamento lunedì 10 maggio, online Letizia Greppi spiegherà il lavoro della restauratrice. Quindi mercoledì 12 e lunedì 17 maggio due prime uscite presso la Cappelletta del Quadrivio porteranno i ragazzi a scoprire informazioni legate al territorio e alla vita all’epoca della costruzione della struttura religiosa. Due successive visite alla Cappelletta vedranno i ragazzi realizzare un disegno del luogo, in collaborazione con alcuni pittori, e osserveranno la restauratrice Paola Mondin al lavoro. A giugno una due giorni presso il Polifunzionale, vedrà esposte le opere realizzate dai ragazzi, nonché un video dell’iniziativa.

 

Dopo il lavoro sulla struttura anche le immagini prendono nuovamente vita.

Con aprile e il miglior tempo meteo ripartono i lavori. A maggio si svolgerà un'attività con le classi primarie di Serone presso la Cappelletta.

Altre fotografie del proseguo dei lavori di restauro.

 

A novembre proseguono i lavori edili a cui si aggiunge l'inizio dei lavori delle restauratrici.

 

I lavori al tetto della struttura sono quasi alla fine. A breve inizierà l'opera delle restauratrici.

 

SABATO 8 AGOSTO a Roncaglia di sotto si è tenuta la festa di presentazione dei lavori con l'esposizione delle foto e delle cartoline d'epoca e l'intrattenimento musicale di Giulia Barbera e Pietro Ciapponi. Nella sezione FOTOGRAFICA le immagini della giornata.

 

A Luglio si è tenuta la presentazione ufficiale del progetto di recupero. Patrizia Rovedatti e l'architetto Roberto Paruscio hanno spiegato quanto fatto fino ad ora e i dettagli dell'operazione di restauro della Cappelletta del Quadrivio. A inizio agosto sono partiti i primi lavori.

 

 

L'architetto Paolo Ravelli, nella sua relazione sulle cappellette presenti nel territorio della Comunità Montana di Morbegno, descrive la Cappelletta del Quadrivio:

Cappella Votiva.
COLLOCAZIONE: lungo la via Roncaglia di Sotto per Civo e Serone.
DATAZIONE: fine XVIII secolo.
CONTESTO TERRITORIALE IN CUI È INSERITA L'OPERA: la cappella votiva si trova lungo il
sentiero nella campagna sotto il paese di Roncaglia, lungo la via che porta a Civo e Serone in località
Maraca.
SCRITTE: parete di fondo: a sinistra: S. GOTTARDO; a destra: S. BARTOLOMEO; parete sinistra: ...GIOVANNI EVAN...; parete destra: S. GIACOMO MAG.re
COMMITTENTE: non identificato.
AUTORE: non identificato.
PROPRIETÀ: fam. Baretta.

DESCRIZIONE: la cappella votiva è realizzata in muratura formata da pietre e malta di calce. La nicchia è rivolta a sud. Ha una copertura a due falde con l'elemento di tenuta in beola locale leggermente aggettante rispetto la struttura inferiore a cui è raccordato da una cornice con la concavità
rivolta all'esterno. E' affrescata in differenti toni di color grigio e giallo ocra. In basso vi è un collarino. Nel prospetto principale vi sono delle decorazione a motivo vegetale in diversi toni di color grigio e giallo ocra. Sotto il colmo vi è una decorazione in vari toni di color grigio al centro della quale vi è un elemento, pare di forma ellittica e con il bordo definito da un'esile linea di color marrone. Il degrado rende comprensibile solo la parte superiore: potrebbe trattarsi di uno stemma araldico. In alto è in differenti toni di color azzurro e al centro vi è una stella a sei punte in diversi toni di color giallo ocra, grigio e marrone. Sotto si notano alcune tracce cromatiche di color giallo ocra. La muratura della cappella votiva è intonacata e affrescata ma vi sono ampie perdite cromatiche e materiche. Al di sopra dell'apertura della nicchia vi sono tracce di colore in differenti toni di giallo ocra. I piedritti sono in diversi toni di color rosso mattone ed esili linee di color marrone e grigio definiscono un riquadro rettangolare in ogni lato. I bordi superiori non sono visibili. Il lato interno è definito da una spessa linea in vari toni di color marrone. Lo spazio pittorico così definito riproduce il marmo in differenti toni di color rosso mattone e con le venature in tono di colore più scuro. Nel mezzo vi è un elemento circolare in diversi toni di color giallo ocra scuro e ha delle appendici verso l'alto ed in basso a forma vegetale. Il piedritto destro è meno visibile per il degrado. La nicchia è definita superiormente da un arco ribassato e in basso ha un blocco di granito scolpito e leggermente aggettante. Al di sotto della base dell'apertura l'intonaco non è liscio come nei prospetti laterali.


PARETE DI FONDO: l'immagine votiva presenta ampie perdite cromatiche e materiche. In alto lo sfondo è in vari toni di color giallo, al centro non è visibile per le mancanze cromatiche. In basso pare sia riprodotto un terreno in più toni di color giallo ocra, verde e grigio. Prossimo al pavimento vi è una fascia pittorica in differenti toni di color rosso mattone e grigio con il bordo superiore formato da un'esile linea di color marrone. Nell'immagine votiva, in alto al centro, vi è una donna con un bambino: nella tradizione iconografica della religione cristiana si tratta della Vergine Maria con Gesù Bambino. La Madonna è messa frontalmente. Ha il capo leggermente piegato sinistra e per questo è visibile l'orecchio destro. Il degrado non permette di comprendere se sia in posizione eretta o seduta. Al capo ha una corona di color giallo ocra, con cinque punte. Quella al centro e le due laterali hanno la forma di croce. Dalle cuspidi si sviluppano altrettanti lobi in diversi toni di color grigio e lo sfondo è in vari toni di color rosso mattone scuro. Le decorazioni pittoriche convergono al centro ove vi è un elemento circolare in più toni di color giallo ocra. Nel polo superiore vi è una croce in differenti toni di color giallo ocra e con le parti in ombra di color marrone. La base di appoggio della corona è in diversi toni di color giallo ocra, con diademi pittorici in vari toni di color grigio. Alla testa ha manto in differenti toni di color grigio e appoggia alla spalla sinistra. Ha capelli di color castano con scriminatura centrale. Le sopracciglia e le ciglia sono di color marrone come le pupille. Lo sguardo è rivolto al santo in basso a sinistra. Naso e bocca sono delicati. Alla spalla destra ha un manto in diversi toni di color azzurro che copre il braccio ed è visibile nella parte inferiore sinistro del corpo. Indossa una tunica in vari toni di color rosso mattone con il girocollo in differenti toni di color grigio. Il busto, le gambe e il braccio sinistro non sono visibili per le perdite cromatiche. Il braccio destro è piegato, è parallelo al corpo e la mano è all'altezza della vita e sostiene al fianco il Fanciullo. Gesù Bambino è seduto, presumibilmente appoggia alla gamba destra dalla Madre, è messo di profilo, rivolto a sinistra e leggermente ruotato al fedele. E' visibile l'orecchio destro. Dal capo fuoriescono esili raggi luminosi di color grigio. Ha capelli corti di color castano chiaro. Le sopracciglia e le ciglia sono di color marrone, come le pupille. Lo sguardo è rivolto al santo in basso a sinistra. Naso e bocca paiono delicati. Alla vita ha un manto in diversi toni di color grigio. Il braccio sinistro non è visibile per il degrado, quello destro è piegato e la mano non è visibile. Nell'immagine votiva, in alto a destra, vi è un angelo ruotato al centro, è visibile l'orecchio destro. Ha capelli biondi. Le sopracciglia e le ciglia sono di color marrone come le pupille. Lo sguardo è rivolto alla Madonna e a Gesù. Naso e bocca sono ben proporzionati. Al collo ha piccole ali in vari toni di color grigio. Nell'immagine votiva, a destra, all'altezza delle gambe della Madonna vi è un uomo ruotato verso il centro e il capo ha un movimento meno accentuato. E' visibile l'orecchio destro. Attorno il capo ha un'esile aureola in differenti toni di color grigio e marrone. È calvo e ha capelli di color grigio. Alla fronte ha alcune rughe in diversi toni di color marrone. Le sopracciglia e le ciglia sono di color marrone come le pupille. Lo sguardo è rivolto alla valle. Il naso è ben proporzionato e le labbra sono in parte coperte dalla barba di color grigio. Alle spalle ha un mantello in vari toni di color giallo ocra. Indossa una tunica in differenti toni di color rosso mattone. Il degrado non rende visibile nessun'altra parte del corpo. A destra della spalla vi è la parte superiore di un bastone in diversi toni di color grigio e marrone in cui vi sono cinque fiori con i petali in vari toni di color grigio. I pistilli sono di color marrone e le foglie sono in differenti toni di color verde e grigio. Nella tradizione iconografica della religione cristiana il simbolo del bastone fiorito permette di identificare san Giuseppe, padre putativo Gesù come la scritta sottostante di color marrone conferma: S. GIUSEPPE. Nell'immagine votiva, in basso a destra, vi è un santo messo di profilo e rivolto al centro. È visibile l'orecchio sinistro. Il capo è definito da un'esile aureola in diversi toni di color marrone. Alla testa ha una mitria in vari toni di color giallo ocra. La sopracciglia dell'occhio sinistro e le ciglia sono di color marrone come la pupilla. Lo sguardo è rivolto alla Madonna e a Gesù. Il naso pare ben proporzionato e le labbra sono coperte dalla barba di color castano. Ha un piviale in differenti toni di color giallo ocra, la parte destra è in diversi toni di color grigio e all'interno è in vari toni di color rosso mattone, più scuro a destra. Indossa una tunica in differenti toni di color grigio e nella parte inferiore è poco comprensibile per il degrado. Alla vita ha un cingolo in diversi toni di color giallo ocra. La stola è in vari toni di color giallo ocra all'interno della quale vi sono delle croci di color marrone. I piedi non sono visibili per il degrado. Il braccio sinistro è piegato, la mano è all'altezza della spalla e le dita stringono un pastorale in differenti toni di color grigio, con il riccio rivolto al centro dell'affresco. Il braccio destro è coperto dal piviale, la mano è all'altezza della vita e il palmo sostiene un libro con la copertina in diversi toni di color marrone e con le pagine in vari toni di color grigio molto chiaro all'interno della quale si intuiscono delle scritte in tono di colore più scuro. Nella religione cristiana sono molti i santi vescovi e solo scritta sottostante di color marrone permette di identificarlo: S. GOTTARDO. Nell'immagine votiva a destra vi è un uomo inginocchiato e rivolto al santo a sinistra. L'orecchio destro non è visibile per le perdite cromatiche. È messo di profilo. Il capo è definito da un'esile aureola di color marrone, è parzialmente visibile per il degrado. I capelli sono poco visibili per le perdite cromatiche, paiono di color marrone. La sopracciglia e le ciglia dell'occhio destro sono di color marrone come la pupilla. Lo sguardo è rivolto a san Gottardo. Il naso sembra leggermente abbondante e le labbra sono coperte dalla barba di color marrone. Pare di intuire che indossi un abito in differenti toni di color marrone. E' visibile parte del piede destro ed è messo di profilo. Il braccio destro è piegato, la mano è all'altezza della spalla e il palmo è rivolto al santo. Sotto il ginocchio destro vi è un ramo di palma in diversi toni di color verde e grigio. E' prossimo un coltello con impugnatura in vari toni di color giallo ocra, la lama è in differenti toni di color grigio. Nella tradizione iconografica della religione cristiana il simbolo del coltello permette di identificare san Bartolomeo come la scritta sottostante di color marrone conferma: S. BARTOLOMEO.


 

PARETE SINISTRA: presso l'apertura della nicchia vi è una fascia pittorica in diversi toni di color giallo ocra, con inserti di color marrone. Il lato superiore non è visibile per le perdite cromatiche. In basso vi è una fascia in vari toni di color giallo ocra e marrone. Lo spazio pittorico così definito è in differenti toni di color verde. Al centro vi è un santo posto su una bassa predella in diversi toni di color grigio. E' messo in posizione eretta, il capo è ruotato verso la Madonna e Gesù. Il corpo è rivolto all'apertura della nicchia. Sono visibili entrambe le orecchie. Il capo è definito da un'esile aureola in vari toni di color grigio e con i bordi di color marrone. Ha capelli scompigliati di color giallo ocra. Le sopracciglia e le ciglia sono di color marrone come le pupille. Lo sguardo è rivolto alla parte superiore della parete di fronte. Naso e bocca sono delicati. Alle spalle ha un manto in differenti toni di color rosso mattone che copre parte delle braccia, le gambe e cinge la vita. I due lembi superiori sono stretti attorno al collo da un elemento circolare di color grigio molto chiaro. Indossa una tunica in diversi toni di color azzurro con un cingolo alla vita in vari toni di color grigio e marrone. I piedi sono nudi, il sinistro è messo di profilo e quello destro è posto frontalmente. Il braccio sinistro è piegato, la mano è all'altezza della vita e le dita indice e pollice stringono una piuma per scrivere in differenti toni di color grigio e marrone. Il braccio destro è piegato, la mano è in parte visibile per il degrado e le dita
sostengono un libro con le pagine in diversi toni di color grigio e marrone, le scritte sono in vari toni di color marrone. Nella tradizione iconografica della religione cristiana il santo con il mantello in differenti toni di color rosso mattone, la tunica in diversi toni di color verde, i simboli del libro e della piuma per scrivere permettono di identificare san Giovanni Evangelista come la scritta sottostante conferma: ... GIOVANNI EVAN... [leggasi: s. Giovanni Evangelista].

PARETE DESTRA: verso l'apertura della nicchia vi è una fascia pittorica in vari toni di color giallo ocra con estese perdite cromatiche e materiche. Presso la parete di fondo vi è una fascia pittorica in differenti toni di color giallo ocra e marrone. Il lato superiore è definito da un'esile aureola di color marrone. In basso vi è una fascia pittorica in diversi toni di color giallo ocra e nella parte superiore vi sono esili linee di color grigio marrone e riproducono un piccolo oggetto. Lo spazio pittorico così definito è in differenti toni di color verde, ampie sono le perdite cromatiche. In basso vi è un pavimento a forma di arco con la concavità rivolto all'esterno. Prossimo alla base vi è un fiore con cinque petali in diversi toni di color grigio molto chiaro e i pistilli sono di color grigio molto scuro.

 

Nell'immagine votiva, al centro vi è un'imponente santo in posizione eretta. Attorno il capo ha un'esile aureola in vari toni di color grigio. Sono visibili entrambe le orecchie. È calvo e ha capelli ricci di color grigio. Alla fronte ha numerose rughe in differenti toni di color grigio molto chiaro. Le sopracciglia sono spesse e in diversi toni di color castano e grigio. Le ciglia sono di color grigio e marrone, le pupille sono di color grigio. Lo sguardo è rivolto alla parete di fronte. Al viso ha numerose rughe in vari toni di color grigio e rosso mattone scuro. La barba è folta e di color grigio. Alle spalle ha un mantello in differenti toni di color giallo ocra, copre il braccio sinistro, parte delle gambe e cinge alla vita. Indossa una tunica in diversi toni di color verde con la parte interna in vari toni di color rosso mattone. I piedi sono leggermente ruotati e porta sandali in differenti toni di color marrone. Il braccio sinistro è parallelo al corpo, la mano è all'altezza della vita e le dita stringono un lungo ed esile bastone di color marrone e grigio. In alto è visibile parte di una bisaccia in differenti toni di color rosso mattone e grigio. Lo stato di conservazione dell'affresco non rende visibile molti particolari iconografici presenti e il solo bastone non è sufficiente ad identificare il santo. Considerandolo la devozione locale si tratta di san Giacomo Maggiore, come la scritta sottostante di color marrone conferma: S. GIACOMO MAG.re [leggasi: san Giacomo Maggiore].

VOLTA: verso l'apertura della nicchia vi è una fascia pittorica in diversi toni di color giallo ocra con il bordo interno definito da un'esile linea di color marrone. Presso il piano d'imposta sinistro vi sono importanti perdite materiche che non rendono comprensibile la separazione tra le parti. A destra vi è un'esile linea di color marrone che definisce lo spazio pittorico in vari toni di color giallo ocra. Attorno vi è una cornice definita da elementi vegetali con il fusto in differenti toni di color marrone e con le foglie in diversi toni di color grigio e verde. Nell'immagine votiva, al centro, vi è una colomba in vari toni di color grigio, con le ali aperte e il muso pare piegato a destra. Sono visibili le zampe in differenti toni di color rosso mattone. Nella tradizione iconografica della religione cristiana il simbolo della colomba permette di identificare lo Spirito Santo. Presso il piano d'imposta destra vi sono due angeli. Quello più vicino alla parete di fondo è ruotato verso l'alto. Pare di intuire abbia capelli di color castano chiaro. La fronte è ampia. Le sopracciglia e le ciglia sono di color marrone come le pupille. Lo sguardo è rivolto al centro. Naso e bocca sono delicati. Al collo ha piccole ali in diversi toni di color grigio. Il secondo angelo è messo di profilo, è leggermente ruotato verso il basso. Ha capelli di color biondo. La fronte è ampia. Le sopracciglia e le ciglia dell'occhio destro sono di color marrone come la pupilla. Lo sguardo è rivolto al centro. Naso bocca sono delicati. Al collo ha piccole ali in vari toni di color grigio.